Lacreme napulitane è una canzone in napoletano pubblicata nel 1925, conosciuta sia in Italia che all'estero. Dal brano è nata anche una sceneggiata, dall'omonimo titolo.
Storia
Scritta da Libero Bovio e musicata da Francesco Bongiovanni, la canzone fu presentata per la prima volta da Gennaro Pasquariello nel 1925, tratta il tema dell'emigrazione italiana all'estero. Nel giro di poco tempo la canzone diventò molto popolare, ne nacque anche una sceneggiata.. Negli anni 70/80 Mario Merola ne fa un suo cavallo di battaglia, portando sia il brano che la sceneggiata in tutta Italia e all'estero. Merola oltre ad occuparsi della rappresentazione teatrale, l'avrebbe portata anche al cinema, diretto da Ciro Ippolito.
Testo della canzone
Interpretazioni
Alla prima interpretazione del brano di Pasquariello fanno seguito quelle di numerosi artisti sia della canzone napoletana che della musica leggera italiana. In particolare, negli anni 70 viene incisa da Mario Merola, che ne fa un suo cavallo di battaglia, sia in teatro che al cinema.
Tra gli interpreti del brano:
- Gennaro Pasquariello
- Mina
- Sergio Bruni
- Roberto Murolo
- Giacomo Rondinella
- Massimo Ranieri
- Giuseppe Di Stefano
- Gabriella Ferri
- Carlo Buti
- Fausto Cigliano
- Nino Nipote
- Mario Merola
- Angela Luce
- Gigi D'Alessio
- Nino D'Angelo
- Sal da Vinci
- Nino Fiore
- Carmelo Zappulla
Cinema
Il brano viene cantato nel film Catene (1949), diretto da Raffaello Matarazzo, da Roberto Murolo che, in una comparsata, impersona un emigrante.
Il brano viene cantato da Mario Merola nella sceneggiata cinematografica del 1981 intitolata Lacrime napulitane, diretto da Ciro Ippolito.
Note




